
Le gite fuori porta di Pasqua e Pasquetta rappresentano un appuntamento importante che segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molti degli 24 mila agriturismi italiani che già hanno subito perdite per 1,2 miliardi di euro
Sarà una Pasqua blindata anche quella del 2021? Pare proprio di sì. Dopo l’annuncio del ministro della Salute Roberto Speranza sulla durata del nuovo Dpcm dal 6 marzo al 6 aprile, con misure restrittive che non saranno allentate, le persone hanno già rinunciato a farsi una mini vacanza fuori. Ancora non si sa nulla sulle nuove disposizioni di Draghi ma l’attesa ha già fermato i programmi di viaggio di un italiano su tre (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixè secondo cui questa decisione è un nuovo durissimo colpo per la mobilità, la ristorazione e le località turistiche, già duramente colpite dall’emergenza Covid.
Le gite fuori porta di Pasqua e Pasquetta rappresentano infatti un appuntamento importante che segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molti degli 24 mila agriturismi italiani che già hanno subito perdite per 1,2 miliardi di euro.
«A rischio – sottolinea Coldiretti – c’è un sistema di servizi, ospitalità e agri ristorazione che può contare su 493319 posti a tavola e 285027 posti letto e che prima della pandemia poteva contare su un fatturato di 1,5 miliardi di euro grazie a poco più di 14 milioni di presenze, delle quali ben 8,2 milioni provenienti dall’estero. Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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