
Pechino punta il dito contro il boom dei mercati Usa ed europei. Secondo alcuni analisti la banca centrale RBA australiana, che proprio oggi ha lasciato i tassi invariati, prima o poi dovrà riconsiderare la propria politica monetaria fatta di tassi attorno allo zero
La parola bolla torna ad assediare i mercati. Dalla Cina arriva un chiaro alert sul rischio che speculazioni di diverso tipo si siano ormai formate su Wall Street e sulle borse europee, gonfiate dagli stimoli monetari lanciati dalle banche centrali nell’intento di arginare gli effetti disastrosi della pandemia Covid-19. «I mercati finanziari sono scambiati a livelli elevati in Europa, Stati Uniti e altri paesi avanzati – ha detto Guo Shuqing, responsabile della China Banking and Insurance Regulatory Commission. – E siamo molto preoccupati per i rischi che stanno emergendo dalle bolle presenti nei mercati finanziari globali, ma anche per quella che si sta formando nel settore immobiliare made in China».
E a preoccupare Pechino è soprattutto la bolla immobiliare. «E’ pericoloso che molte persone acquistino case non per viverci, ma per fare investimenti o speculazioni», ha rimarcato il numero uno della Commissione bancaria cinese che ha aggiunto che il rischio di questo fenomeno è che, in caso di crisi immobiliare, il valore delle proprietà in mano a tante persone soffra una perdita enorme, scatenando un circolo vizioso di mutui non pagati e di caos economico.
Pechino sta dunque sull’attenti, tanto da star studiando anche misure efficaci per gestire i flussi di capitali in entrata, al fine di evitare turbolenze nei mercati domestici.
Ma la bolla immobiliare non spaventa solo la Cina. Occhio anche al caso Australia, dove di recente è stato reso noto che i prezzi delle case sono saliti nelle quattro settimane di febbraio del 2,1%, riportando il rialzo più forte su base mensile dall’agosto del 2003. Su base annua, il trend dei prezzi a febbraio è stato di un balzo pari a +9,4%. Il dato è stato reso noto dal gruppo di consulenti del mercato immobiliare CoreLogic. Dal report, è emerso che lo scorso mese i prezzi delle case sono balzati a Sydney e a Melbourne rispettivamente del 3% e del 2,5%. Altri dati diramati dall’istituto di statistica australiano hanno messo in evidenza come sia sempre più alto l’interesse dei potenziali acquirenti di case a indebitarsi pur di entrare nel mercato immobiliare. I prestiti erogati per l’acquisto di case sono balzati del 10,5% a gennaio, in crescita di ben +44,3% su base annua.
E qualche economista avverte che, dopo l’ultima fiammata dei prezzi delle case, la banca centrale RBA, che proprio oggi ha lasciato i tassi invariati, prima o poi dovrà riconsiderare la propria politica monetaria fatta di tassi attorno allo zero.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: