
L’azienda ha presentato a Borsa Italiana la domanda per il passaggio dal mercato MTA al segmento Star
Ricavi ed ebitda in crescita nel quarto trimestre 2020 per Garofalo Health Care, uno dei principali gruppi ospedalieri italiani con 26 strutture in 8 regioni: Lazio, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte, Liguria, Lombardia, Friuli.
Ebbene, i ricavi sono pari a 64,7 milioni di euro, in crescita del 9,2% rispetto al 2019. L’Operating EBITDA Adjusted si attesta a 12,9 milioni, in crescita del 5,5% rispetto al pari trimestre dello scorso anno, con una marginalità del 19,9%. La marginalità del perimetro M&A nel trimestre è pari 25,9%, superiore a quella dello stesso trimestre del 2019 (24,5%). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 è negativa per 97,7 milioni; escludendo le uscite di cassa non ricorrenti, la PFN sarebbe stata pari a 81,3 milioni, in miglioramento di 13,4 milioni rispetto al 2019.
«Sono molto soddisfatta dei risultati evidenziati nel bilancio 2020 perché nonostante le grandi difficoltà affrontate nel corso dell’anno siamo riusciti a contenere in maniera efficace gli effetti della sospensione di tutte le attività non urgenti a partire da metà marzo sino ad oltre la metà del mese di maggio scorso – ha dichiarato Maria Laura Garofalo, Amministratore Delegato del Gruppo. – Sottolineo, infatti, che il fatturato medio mensile di GHC in tempi ordinari è pari a circa 20 milioni di euro, pertanto due mesi abbondanti di sospensione corrisponderebbero a ca. 40 milioni di euro di minor produzione; ciò nonostante, il nostro fatturato ha evidenziato una contrazione di soli 11,7 milioni di euro su base Pro-Forma. Ciò è legato fondamentalmente al fatto che per via dei budget attribuiti dalle singole Regioni agli operatori privati accreditati, la capacità produttiva delle nostre strutture è sottoutilizzata e questa è la migliore premessa per la crescita organica futura che inevitabilmente si presenterà nella fase post Covid».
Per quanto riguarda l’andamento per i prossimi mesi tutto dipenderà dalla pandemia ma GHC rimane positiva sulle proprie prospettive di crescita sia in termini di fatturato che di marginalità, grazie all’accresciuta necessità di servizi sanitari e socio-assistenziali e alla forza del proprio posizionamento competitivo.
Non solo. In occasione dell’approvazione del bilancio 2020 il CdA dell’azienda, quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana, ha presentato la richiesta di ammissione al segmento STAR per le proprie azioni ordinarie.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ADNKRONOS
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