
L’ordinanza è valida da oggi fino al 6 aprile. Controlli a tappetto. In campo anche i sindaci ed il Corpo forestale
La Sardegna è l’unica Regione italiana in zona bianca ed intende rimanerci ad ogni costo. Per questo ha scelto la linea dura: per contenere gli arrivi soprattutto in vista delle prossime festività pasquali, ora i proprietari di seconde case non residenti possono entrare solo per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute e comunque presentando la certificazione di vaccinazione avvenuta o di negatività al tampone. L’ordinanza adottata dal presidente Solinas, valida da oggi fino al 6 aprile, è sulla scia di quelle della Valle d’Aosta e dell’Alto Adige che da subito avevano emanato un provvedimento restrittivo rispetto al decreto del Governo.
Il provvedimento inasprisce inoltre i controlli agli arrivi e prevede dei filtri all’imbarco: i vettori e gli armatori dovranno infatti acquisire dai passeggeri l’avvenuta registrazione sulla app Sardegna Sicura ma anche la documentazione che attesti i motivi per cui si viaggia e il possesso dei requisiti previsti per gli spostamenti tra Regioni, altrimenti sarà vietato l’imbarco.
Solinas ha deciso di coinvolgere il corpo forestale a supporto del personale dell’Ats nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di sottoposizione al tampone molecolare o antigenico. Un ruolo è assegnato anche ai sindaci che, in qualità di autorità di protezione civile e sanitaria, devono vigilare sul rispetto dell’ordinanza sui test obbligatori, monitorando il rispetto della permanenza domiciliare nei centri abitati, attraverso la polizia locale. Il Corpo forestale farà la stessa cosa ma nelle aree rurali e costiere.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/FABIO MURRU
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