
Come riportato da una nota del ministero dell’Interno, è possibile viaggiare per turismo nei Paesi esteri che non impongono restrizioni di accesso. Consentito lo spostamento tra Regioni per raggiungere gli aeroporti. Polemica da parte di Federalberghi
Viaggiare all’estero per turismo è possibile. A comunicarlo è il ministero dell’Interno. Possibile, quindi, anche raggiungere l’aeroporto se si trova in una regione arancione o rossa. Immediata la risposta di Federalberghi: «gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia».
Il chiarimento arriva dopo la richiesta da parte dell’Astoi, associazione dei tour operator italiani, in merito alla possibilità di raggiungere gli aeroporti in caso di viaggi per turismo verso destinazioni estere, date le restrizioni imposte dal Dpcm del 2 marzo. Secondo quest’ultimo infatti, nelle zone arancioni non è consentito uscire dal proprio Comune di residenza se non per lavoro, necessità e urgenza e nelle zone rosse è fatto divieto di uscire dalla propria abitazione.
Il Viminale ora specifica che gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza per viaggi all’estero sono giustificati. È quindi consentito muoversi purché muniti di autocertificazione. Tra le destinazioni estere sono da escludersi quelle oggetto di restrizioni per via dell’emergenza sanitaria. I Paesi in cui è possibile andare per turismo, senza necessità di altra motivazione, sono: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Chi fa rientro dall’Austria, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti è obbligato a sottoporsi alla quarantena di 14 giorni. Per chi ritorna da Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia, invece, è previsto l’isolamento fiduciario.
Tutte le informazioni sulle regole da rispettare nei Paesi esteri in cui ci si reca sono disponibili sul portale Viaggiare Sicuri del ministero degli Esteri. La Farnesina raccomanda di verificare sempre la normativa prevista per l’ingresso in ciascun Paese. All’arrivo occorre sempre rispettare le restrizioni locali e al ritorno in Italia, nella maggior parte dei casi, è obbligatorio sottoporsi al tampone. Per chi non si presenta al test è previsto l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria.
In Italia, invece, resta valido fino al 30 aprile il divieto di spostamenti tra Regioni per turismo. Ci si muove solo per motivi di lavoro, salute e necessità. Le restrizioni diventano ancora più severe a Pasqua e Pasquetta: tutta Italia sarà in zona rossa e non sarà possibile lasciare la propria abitazione se non per motivi di lavoro, salute, o urgenza. Permesso invece raggiungere le seconde case, anche se si trovano in zona rossa, dimostrando di averne titolo prima del 14 gennaio 2021 e purché non sia abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare. Si pone tuttavia l’ulteriore limite imposto dalle restrizioni locali. In Alto Adige è vietato andare nella seconda casa se non si è residenti. In Campania e in Puglia il divieto vale anche per i residenti nella regione. In Toscana e Valle d’Aosta non possono entrare i non residenti. In Sardegna, invece, possono entrare soltanto i residenti esibendo un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o il certificato di avvenuta vaccinazione. In Sicilia si può entrare con un tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/TELENEWS
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