
L’azienda di tecnologia finanziaria ha concesso ai suoi oltre due mila dipendenti di poter lavorare al di fuori del proprio Paese di impiego per un massimo di 60 giorni
Lavorare dall’estero? Si può, almeno in casa Revolut che concede questa possibilità ai suoi oltre due mila dipendenti, promuovendo ancora di più il lavoro agile. In particolare una volta che le restrizioni di viaggio verranno allentate i dipendenti avranno l’opportunità di lavorare temporaneamente da un luogo diverso rispetto al Paese di impiego per motivi personali.
La società di tecnologia finanziaria con sede nel Regno Unito ha studiato le normative applicabili in materia di immigrazione, imposte sul reddito e previdenza sociale per creare una policy vantaggiosa e conveniente per i dipendenti.
La nuova politica di lavoro temporaneo dall’estero è stata lanciata proprio per venire incontro alle richieste dei lavoratori che, provenendo da tanti diversi Paesi, hanno espresso la necessità di visitare le famiglie più spesso e/o per periodi più lunghi. Poiché Revolut abbraccia la diversità culturale del suo personale, ha voluto dare questa opportunità.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MATTEO CORNER
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