
I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono sui minimi storici
Prestiti ancora in crescita. A marzo si stima una salita del 4,5% rispetto ad un anno fa, dopo la crescita registrata a febbraio dalle imprese (+7,6%), più forte di quella riportata dalle famiglie (+2,4%). Lo rivela l’ultimo rapporto ABI, elaborato sulla base dei dati della Banca d’Italia.
Continua a migliorare la qualità del credito: le sofferenze nette sono scese a febbraio a 20,1 miliardi di euro rispetto ai 26,4 miliardi dello stesso periodo del 2020 ed ai 33,6 miliardi del 2019. Il paragone con il livello massimo raggiunto a novembre 2015, pari a 88,8 miliardi, evidenzia una differenza di -69 miliardi (-77,3%).
Sul fronte della raccolta i depositi in conto corrente sono aumentati di oltre 146 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (+9,2% su base annua), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di circa 17 miliardi di euro (-7,2%).
A marzo i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono sui minimi storici: il tasso medio sul totale dei prestiti è sceso al 2,24% dal 2,25%, quello medio praticato alle imprese per l’erogazione dei finanziamenti è salito all’1,20% dall’1,15% precedente e quello per l’acquisto di abitazioni è salito all’1,37% dall’1,30%.
di: Maria Lucia PANUCCI
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