
Pressing di Confindustria: “la mancata proroga sarebbe un grave errore”
Il Recovery plan del Governo Draghi si avvia al traguardo finale. Oggi il piano da 221 miliardi approderà in Consiglio dei ministri per un primo esame. I dettagli saranno poi definiti nel weekend e lunedì e martedì il premier lo presenterà alle Camere. Il via libera definitivo dovrebbe arrivare tra mercoledì e giovedì, in tempo utile per l’invio a Bruxelles il 30 aprile (ne abbiamo parlato qui).
L’impegno per rispettare la tabella di marcia è stato confermato ma ci sono alcuni scogli da superare, a partire dalla proroga del Superbonus 110%, la maxi agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica.
Ad oggi l’estensione del superbonus è prevista fino al 2022. La Legge di bilancio 2021 lo ha prorogato al 30 giugno 2022 per le singole case e al 31 dicembre 2022 per i lavori riguardanti gli edifici condominiali ma per i 5 Stelle la proroga del superbonus è “irrinunciabile” e dovrebbe riguardare almeno anche tutto il 2023, valutando di includere tutte le tipologie di edifici. «L’obiettivo è quello di efficientare e mettere in sicurezza antisismica il numero più elevato possibile di edifici, semplificando anche l’accesso e gli strumenti operativi e finanziari alla misura – recita una nota dei deputati del MoVimento 5 Stelle nelle commissioni Ambiente, Attività produttive, Finanze e Bilancio. – Sono ormai tanti gli indicatori che confermano la funzione anticiclica della nostra misura: dalla nascita di nuove imprese del settore all’incremento dei livelli della produzione nel comparto rilevati dall’Istat nonostante la crisi pandemica, fino all’incremento dei posti di lavoro».
Anche Confindustria preme per una proroga fino a fine 2023. «Dalle indiscrezioni che circolano sul PNRR, sembra che da parte del Governo non ci sia la volontà di prorogare la misura del Superbonus 110% fino a dicembre 2023. Sarebbe un gravissimo errore perché danneggerebbe il settore delle costruzioni, che è volano dell’economia ed è ad alta intensità di occupazione. La proroga è necessaria, tanto più che il Superbonus è partito in ritardo viste le complessità amministrative – ha detto Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco. – Una scelta miope quanto incomprensibile perché penalizza fortemente il settore manifatturiero. Invece di destinare ancora una volta ingenti risorse ad Alitalia, il Governo dovrebbe puntare sull’industria, l’unica ad aver reagito ai colpi della crisi e che continua a sostenere il Paese. Il Superbonus 110% è una misura che, con l’ammodernamento del patrimonio immobiliare del Paese, consente di raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica previsti dal PNRR».
di: Maria Lucia PANUCCI
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