
A marzo la disoccupazione va giù al 10,1%. Da febbraio 2020 si registrano -900 mila occupati
L’economia italiana ha subito una nuova contrazione nel primo trimestre dell’anno, anche se di entità più contenuta rispetto a quella registrata nel quarto trimestre del 2020. Secondo i dati preliminari diffusi oggi dall’Istat, nel primo trimestre 2021 il Prodotto interno lordo è sceso dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali.
E questa non è l’unica nota dolente perché l’effetto Covid pesa ancora sul mercato del lavoro. Rispetto a febbraio 2020, ultimo mese prima della pandemia, gli occupati sono quasi 900 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di due punti percentuali. L’occupazione è diminuita per tutti i gruppi di popolazione, ma il calo risulta più marcato tra i dipendenti a termine (-9,4%), gli autonomi (-6,6%) e i lavoratori più giovani (-6,5% tra gli under 35).
A marzo, rispetto al mese precedente, il tasso di disoccupazione scende al 10,1% (-0,1 punti) e sale tra i giovani al 33% (+1,1 punti). Diminuisce anche il numero di inattivi (-0,3%, pari a -40 mila unità) a seguito del calo registrato per entrambi i sessi e per gli under 35 che si contrappone all’aumento osservato tra le persone con almeno 35 anni. Il tasso di inattività scende al 36,8% (-0,1 punti).
Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +59mila) sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1%, pari a +134mila unità).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ FRANCO SILVI
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