
Nel 2020 una contrazione superiore al 60%: dai 44 miliardi del 2019 ai 17 dello scorso anno
Il turismo è stato fortemente colpito dalla pandemia e dalle restrizioni anti contagio. Nel 2020 l’assenza di turisti stranieri in Italia ha causato una perdita di quasi 27 miliardi di euro. Un peso enorme per il fatturato del settore turistico, che ha subito una contrazione superiore al 60% passando dai 44 miliardi del 2019 ai 17 dello scorso anno.
Sono i dati raccolti da un’indagine di Unimpresa, che ha analizzato la spesa per turismo in Italia da parte degli stranieri. E le preoccupazioni proseguono anche per il 2021, viste le restrizioni ancora attive e il dubbio circa il coprifuoco: «la pandemia ha letteralmente abbattuto uno dei più importanti settori economici del nostro Paese. La nostra preoccupazione, dopo un anno che ha numeri drammatici, non solo per quanto riguarda la spesa dei turisti stranieri, riguarda quest’anno e in particolare la prossima stagione estiva – ha commentato il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora – non sappiamo ancora come funzionerà il pass, non è stato spiegato a fondo come sarà regolata la quarantena per chi arriva da Oltreconfine, non è chiaro a che ora verrà fissato il coprifuoco: non si tratta di dettagli, ma di elementi essenziali nella logica di programmazione degli operatori del settore: mi riferisco agli albergatori, ai ristoratori, ai proprietari di bari, ai gestori di lidi balneari, al comparto dei trasporti e l’elenco è lungo. L’incertezza del governo ha già comportato una raffica di disdette e una buona parte del fatturato della prossima stagione andrà in fumo».
Nel corso del 2020, il periodo peggiore è stato quello tra aprile e giugno. Durante questo trimestre il fatturato perso complessivamente è stato pari a 10,1 miliardi. Nel periodo gennaio-marzo la perdita si è attestata a 2,3 miliardi, mentre nel terzo trimestre si è aggirata intorno ai 7,7 miliardi. Tra ottobre e dicembre infine, il calo del fatturato legato alla minor presenza di turisti in Italia è arrivato a 6,6 miliardi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI/AGF
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