
Ricavi in aumento grazie alle commissioni. L’ad Nagel smentisce la fusione con UniCredit
Nei 9 mesi Mediobanca ha registrato ricavi per 1.964 milioni, segnando +3% sullo stesso periodo del passato esercizio, e un utile di 604 milioni (+9%) di cui 193 milioni nel terzo trimestre battendo le stime. I ricavi sono stati trainati dalle commissioni nette che hanno segnato un livello record a 571 milioni (+17%) sulla spinta del Corporate & investment banking e del Wealth management.
A livello patrimoniale il Cet1 è salito al 16,3% rispetto a 16,2% di dicembre. Piazzetta Cuccia conferma un payout pari al 70% dell’utile se la Bce non estenderà oltre la scadenza di settembre il divieto alle banche di distribuire dividendi. Non solo. Alla luce di questa performance Mediobanca conferma per l’intero 2021 un’ampia ripresa rispetto allo scorso anno superando le difficoltà della pandemia. I ricavi di gruppo continueranno a essere sostenuti da un positivo flusso di commissioni per le divisioni Investment Banking e Wealth Management.
Ed in merito alle indiscrezioni di stampa circa una possibile fusione tra piazzetta Cuccia e UniCredit, l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel ha detto: «in finanza tutte le fantasie sono lecite e interessanti, ma dal punto di vista industriale una fusione tra UniCredit e Mediobanca credo servirebbe ben poco a entrambi. In questo momento c’è l’aspettativa di una robusta attività di M&A in campo bancario, ma un’operazione di combinazione tra una banca d’affari e una più orientata alla banca commerciale è poco sensata».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/PAOLO SALMOIRAGO
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