
La Corte dei Conti boccia il decreto per la produzione del vaccino ReiThera. Il Lazio chiede 100 mila dosi inutilizzate Astrazeneca
Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel. Da lunedì tutta l’Italia sarà in zona gialla tranne la Valle d’Aosta che resta arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire dal 17 maggio. Passano in area gialla la Sicilia e Sardegna, tutte le altre rimangono come sono.
Non arrivano buone notizie sul vaccino italiano ReiThera. La Corte dei Conti non ha registrato il decreto per la sua produzione La Conte dei Conti racconta tutti i passaggi del confronto con il ministero dello Sviluppo, durato oltre due mesi, per sostenere la produzione del vaccino ReiThera presso lo stabilimento produttivo di Castel Romano. Il decreto prevedeva un finanziamento di 50 milioni su un totale di 80 milioni previsti dal decreto rilancio. Ma il confronto con l’ufficio di controllo della Corte ha portato alla richiesta di chiarimenti e i magistrati contabili, “ritenendo che le risposte fornite dall’Amministrazione non fossero idonee a superare le osservazioni formulate nel rilievo, ha deferito la questione all’esame del Collegio della Sezione centrale controllo di legittimità“. Il decreto è stato ricusato e l’atto non è stato quindi ammesso alla registrazione.
Il Lazio ha chiesto alla struttura Commissariale per l’emergenza Covid 100 mila dosi del vaccino Astrazeneca rimaste inutilizzate in altre Regioni. Le dosi, secondo quanto si è appreso, potranno essere usate per altri Open day che verranno replicati dopo che ieri in due ore e mezza si è verificato il sold out dei 20 mila slot a disposizione per il fine settimana.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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