
Si tratta di realtà che operano in campi diversi, dislocate in vari punti della Penisola e che hanno una dimensione che spazia dai 10 milioni ai 500 milioni di euro di fatturato
Elite raggiunge le 1590 società. Ebbene sì, il private market del gruppo Borsa Italiana, oggi parte di Euronext, amplia il proprio network con l’ingresso di 13 nuove società, tutte in Italia che appartengono a diversi settori come tecnologia, prodotti per la persona e la moda, logistica, dislocate in vari punti della Penisola. Passano infatti dal Trentino Alto Adige alla Campania ed hanno una dimensione che spazia dai 10 milioni ai 500 milioni di euro di fatturato.
Le new entry sono Acquazzurra, Cieffe, Cotril, Defendini Logistica, Fibering, FIP MEC, Gallozzi Group, Il Granaio delle idee, Lenet Group, Olon, OMPM, Scatolificio Salernitano, Sorint.
Delle 1590 società totali che fanno parte di Elite oltre 940 sono nostrane. Diverse aziende negli ultimi 15 mesi hanno deciso di entrare in Elite per essere più visibili nei confronti della community finanziaria e conoscere meglio le molteplici fonti di finanziamento a disposizione: dal debito all’equity passando per gli Elite Basket Bond. Sono oltre 1400 le operazioni di finanza straordinaria che hanno coinvolto oltre 480 società Elite a livello globale per un totale di 16,3 miliardi di euro di valore delle transazioni.
«Elite è nata per supportare le aziende nel loro percorso di crescita e sviluppo connettendole con i capitali – ha commentato l’ad Marta Testi. – Oggi più che mai è necessario aiutare il tessuto imprenditoriale che si trova di fronte alla necessità di ripensare i propri modelli di business, le proprie strategie e gli strumenti necessari per finanziarle. Il futuro del nostro Paese è fortemente legato e dipendente dalla capacità di valorizzare quello delle sue imprese più virtuose. Le nuove 13 imprese che oggi entrano in Elite sono i veri testimoni del fatto che è dalle imprese e dalla loro crescita che bisogna iniziare a scrivere la pagina della ripartenza».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / Massimo Lapenda
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