
Oggi il presidente americano Joe Biden dovrebbe presentare il suo progetto di bilancio per l’anno fiscale che inizia il prossimo primo ottobre. Da seguire l’indice di fiducia nella zona euro
Avvio sopra la parità per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana con gli investitori che sono ottimisti per i dati incoraggianti che arrivano dagli Usa sul Pil e sul mercato del lavoro (guarda qui). E così, nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un rialzo dello 0,3%. A Francoforte il Dax guadagna lo 0,26%, a Parigi il Cac40 sale dello 0,2% e a Londra l’indice Ftse 100 avanza dello 0,3%.
Anche Milano apre bene con l’indice Ftse Mib che si mantiene sopra quota 25 mila punti, mostrando un modesto rialzo dello 0,10% (ieri chiusura a 25.056 punti, in rialzo dell’1,12%). Nelle prime file del listino principali di Piazza Affari si posiziona Nexi con un rialzo di poco superiore all’1%, seguita da Leonardo (+0,99%) che ieri ha annunciato l’alleanza strategica con il gruppo Maire Tecnimont per la realizzazione di impianti industriali di nuova generazione in Italia e all’estero. Si tratta di un accordo mirato a supportare l’evoluzione del tessuto produttivo attraverso la progettazione di impianti greenfield e brownfield di nuova generazione per la trasformazione delle risorse naturali e nella chimica verde, fornendo soluzioni integrate di cyber security e per la digitalizzazione dei processi operativi. Positive anche UnipolSai e Unipol che mostrano guadagni di poco inferiori all’1%.
L’intonazione positiva riguarda anche Wall Street i cui indici ieri hanno chiuso quasi tutti in rialzo (Dow Jones +0,41%, S&P +0,12% e Nasdaq un marginale -0,01%) e l’Asia che ha chiuso sopra la parità (Nikkei +2,16%, Hong Kong +0,62%, mentre Shanghai ha virato al ribasso sul finale, -0,54%). Anche stamattina i future americani sono positivi (Dow Jones +0,43%, S&P +0,25% e Nasdaq +0,05%).
Oggi il presidente americano Joe Biden dovrebbe presentare il suo progetto di bilancio per l’anno fiscale che inizia il prossimo primo ottobre, per la prima volta dal suo arrivo alla Casa Bianca a gennaio. Un progetto che, secondo il New York Times, prevede 6.000 miliardi di dollari (4.925 miliardi di euro) di spesa.
Nel valutario il biglietto verde recupera leggermente contro le principali valute dopo i cali delle ultime sedute: l’euro/dollaro è tornato sotto 1,22 a 1,218, in ribasso dello 0,098%, il dollaro/yen è a 109,89, +0,08%, e il cross tra sterlina e dollaro tratta a 1,419, -0,106%. Il bitcoin cede il 3,55% a 37.357 dollari.
Tra le commodities il petrolio Wti sale dello 0,48% a 67,16 dollari al barile, il Brent fa +0,46% a 69,78 dollari al barile e l’oro segna un ribasso dello 0,24%, tornando sotto quota 1.900 dollari l’oncia (1.894 dollari), comunque sempre vicino ai massimi da inizio anno.
La seduta sarà oggi animata da diverse indicazioni. Sempre per quanto riguarda gli Stati Uniti, in arrivo la bilancia commerciale, i redditi e le spese delle famiglie e il Pce core, un indicatore dell’andamento dei prezzi tenuto sotto osservazione dalla Federal Reserve per definire la sua politica monetaria. Per quanto riguarda l’Eurozona verranno pubblicati vari indici di fiducia, mentre Draghi e Merkel apriranno i lavori del Global Solution Summit.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ Massimo Lapenda
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