
In Italia dal 3 giugno le vaccinazioni si aprono a tutte le fasce d’età ma il premier Draghi avverte: “le varianti potrebbero minare la campagna vaccinale”. Il Giappone estende lo stato d’emergenza al 20 giugno
La Gran Bretagna approva l’uso del vaccino targato Johnson&Johnson. L’ok è arrivato oggi da parte dell’autorità del farmaco del Regno Unito ed il siero sarà disponibile già dai prossimi mesi. Si tratta del primo antidoto raccomandato a singola dose disponibile sull’isola, dove sono già utilizzati i vaccini di Pfizer, AstraZeneca e Moderna e dove sono state già somministrate in totale oltre 60 milioni di dosi vaccinali pari al 73,3% della popolazione adulta over 16, inclusi oltre 24 milioni di richiami, pari al 45,6% della popolazione adulta over 16.
In Italia dal 3 giugno sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione fino ai 16 anni, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età. E’ quanto prevede una circolare del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo, non ancora diffusa. Ma il premier Draghi invita tutti a tenere i pedi per terra. «Finché la pandemia infuria il virus può subire mutazioni pericolose che possono minare anche la campagna di vaccinazione di maggior successo», ha detto intervenendo alla giornata del Global Solutions Summit 2021.
Il Giappone ha esteso lo stato d’emergenza al 20 giugno, a meno di un mese dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo. L’attuale provvedimento in vigore in 9 prefetture, tra cui la stessa capitale e la città di Osaka, sarebbe durato fino al 31 maggio ma i contagi sono ancora troppo alti. «La curva delle infezioni è in calo in alcune aree ma a livello generale la situazione rimane imprevedibile», ha detto il premier nipponico Yoshihide Suga.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: JUSTIN TALLIS / AFP
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