
La società, interamente controllata da Stellantis, è stata messa “en examen” dal Tribunale Giudiziario di Parigi per accuse di frode ai consumatori in merito alla vendita in Francia di veicoli diesel Euro 5 tra il 2009 e il 2015
Tra i titoli di Piazza Affari, attenzione oggi a Stellantis. Nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sul caso Dieselgate riguardante diverse case automobilistiche iniziata nel 2016 e 2017, Automobiles Peugeot, società interamente controllata dal gruppo nato a gennaio dalla fusione tra Fca e Peugeot, è stata messa “en examen” dal Tribunale Giudiziario di Parigi per accuse di frode ai consumatori in merito alla vendita in Francia di veicoli diesel Euro 5 tra il 2009 e il 2015.
Stellantis ha spiegato che, come spesso avviene nelle inchieste penali francesi, Automobiles Peugeot dovrà pagare una cauzione di 10 milioni di euro (dei quali 8 milioni per il potenziale pagamento danni e sanzioni e due milioni a garanzia della rappresentanza della società in tribunale), e dovrà fornire una garanzia bancaria di 30 milioni di euro dedicata al potenziale risarcimento di danni.
Nell’ambito della stessa inchiesta, altre due aziende del gruppo, Citroen e FCA Italy sono state citate a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi, rispettivamente il 10 giugno e nel mese luglio. Secondo quanto si legge in una nota questa fase formale dell’inchiesta consentirà alle parti indagate di avere pieno accesso al fascicolo dell’indagine e darà loro l’opportunità di difendersi da accuse che non sono ancora state valutate in contraddittorio.
Le società interessate sono fermamente convinte che “i propri sistemi di controllo delle emissioni soddisfacessero tutti i requisiti applicabili nei periodi in questione e continuino a farlo tuttora ed attendono di poterne dare dimostrazione“.
Il gruppo Stellantis, dal canto suo, in continuità con le politiche dei suoi predecessori “coopererà pienamente con la giustizia per risolvere rapidamente la questione“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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