
Assoutenti chiede un intervento urgente del Governo e lancia l’allarme sulle vacanze estive
Nuovo record dei prezzi dei carburanti che si attestano, in modalità self service, a 1,625 euro al litro per la benzina e a 1,486 euro per il gasolio. A dirlo sono i dati settimanali pubblicati dal Mise.
Questi rincari alla pompa rappresentano una speculazione sulle tasche degli italiani e devono portare il Governo ad intervenire con urgenza per frenare questa corsa inarrestabile che, nel 2021, solo per i costi diretti genererà una stangata per complessivi 7 miliardi di euro a carico dei consumatori. Lo afferma Assoutenti, associazione dei consumatori specializzata nel settore dei trasporti, che lancia l’allarme sulle vacanze estive degli italiani. «Con le riaperture del Paese e il ritorno agli spostamenti tra Regioni i listini di benzina e gasolio hanno registrato una impennata presso i distributori che potrebbe rappresentare una vera e propria speculazione a danno degli utenti – afferma il presidente Furio Truzzi. – Questa situazione renderà particolarmente salate le vacanze estive degli italiani, perché la corsa dei carburanti determinerà maggiori spese sia per i rifornimenti di carburante, sia per tutta una serie di beni e servizi i cui prezzi risentono in modo diretto dell’andamento di benzina e gasolio. Chiediamo al Governo Draghi di intervenire con urgenze per sanzionare qualsiasi speculazioni legata alle partenze degli italiani e studiare misure per sterilizzare l’eccessiva tassazione che vige sui carburanti in Italia, aggravata da accise anacronistiche come quella per finanziare la guerra d’Etiopia del 1935 o il terremoto del Belice del 1968».
di: Maria Lucia PANUCCI
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