
Una realtà giovane ma che vanta un’altissima specializzazione e partnership aziendali di prim’ordine
Alpha IVD fornisce a livello nazionale e non kit diagnostici per agenti patogeni avvalendosi di figure altamente specializzate e importanti collaborazioni. Ce ne parlano Alessia Munari e Francesco Fanelli.
Alpha IVD è una realtà giovane, nata nel 2017, che si occupa di biologia molecolare. In particolare è presente sul mercato nazionale e internazionale nella fornitura di strumenti in vitro diagnostica associati all’utilizzo di strumentazioni altamente specializzate. L’ambito in cui lavora Alpha IVD è quello della Real-Time PCR, ovvero la biologia molecolare sfruttata in senso diagnostico che sta alla base dei tamponi molecolari che conosciamo ormai così bene per via del Sars-Cov-2 ma che, in realtà, si applica ad una serie di patogeni virali e batterici umani.
I kit diagnostici si basano su due processi: prima avviene l’isolamento del materiale genetico del batterio o virus tramite l’estrazione degli acidi nucleici; il materiale estratto viene poi sottoposto ad un reagente specifico che analizza il campione e verifica la presenza o meno del patogeno. Per far sì che questo avvenga ogni reagente è contraddistinto da una sonda specifica che si lega strettamente al target, DNA o RNA del patogeno, ed emette luce. Se il patogeno, al contrario, è assente il reagente non emette luce. Lo strumento di analisi, infine, rileva l’eventuale luce e dà esito positivo o negativo.
Alpha IVD deve la sua presenza sul mercato internazionale soprattutto ad importanti partnership aziendali, in particolare quella con la società turca Anatolia, con base ad Istanbul, che si occupa di ricerca e sviluppo, tra i soci fondatori dell’azienda. Precisamente Anatolia fornisce ad Alpha IVD i materiali che a loro volta vengono distribuiti come kit di diagnostica sul territorio nazionale e internazionale. La clientela di riferimento è composta da laboratori privati ed enti pubblici, come gli ospedali italiani.
Quella con Anatolia è una collaborazione forte votata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi kit diagnostici di cui quello per il coronavirus è solo uno dei 300 tra i prodotti a catalogo. Alpha IVD dispone di una grossa sede operativa a Milano mentre la società turca si avvale di due facility di oltre 15 mila metri quadri, una dedicata all’R&D e una per la produzione. Entrambe le realtà lavorano in coesione per rispondere alle esigenze del mercato. La presenza sul territorio, infatti, è fondamentale per intercettare le esigenze e le richieste, trasferire il feedback internamente ed elaborare il messaggio tramite la produzione di kit di riferimento.
Il periodo della pandemia è stato un vero e proprio tour de force per Alpha IVD ma la squadra è stata in grado di sopperire alle necessità degli operatori sanitari e delle figure specializzate. Il loro lavoro non si è fermato alla mera fornitura ma è stato caratterizzato anche da una forte assistenza tecnica al cliente. Una necessità che si è trasformata in punto di forza: investendo in questa direzione l’azienda conta su un team in grado di dare risponde rapide e specializzate, tanto che il ministero della Salute ha eletto Alpha IVD come azienda di riferimento. Il lavoro svolto, inoltre, ha permesso la nascita di importanti collaborazioni.
Durante i periodi più critici, ancora, Alpha IVD si è posta come punto di riferimento per i laboratori supportandoli costantemente in presenza e telematicamente, in particolare aiutandoli nella refertazione in quei momenti in cui la mole di lavoro diventava critica e c’era urgenza di stringere i tempi. Un lavoro svolto dietro le quinte che ha permesso la continuità dei flussi di lavoro.
Per il futuro Alpha IVD vuole continuare a crescere soprattutto scommettendo sulle giovani figure professionali, dando loro un ambiente in cui crescere e contribuendo al loro sviluppo.
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