A maggio le entrate tributarie sono in aumento del 39,7%
Sale ancora il debito pubblico italiano e raggiunge un nuovo record. Lo scorso maggio quello delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 6 miliardi di euro rispetto al mese precedente, attestandosi a quota 2.686,8 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica Finanza pubblica: fabbisogno e debito. «L’aumento – spiega la nota – è dovuto al fabbisogno (14,4 miliardi), che ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (10,5 miliardi, a 91,3); l’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio ha aumentato il debito per due miliardi».
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 5,1 miliardi mentre quello delle Amministrazioni locali di 0,9 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto invariato. A maggio la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 22,8% (22,4 nel mese precedente) mentre la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,5 anni.
Sempre a maggio le entrate tributarie sono state pari a 34,4 miliardi, in aumento del 39,7% rispetto allo stesso mese del 2020. Nei primi cinque mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 162,2 miliardi, segnando +12,9% (18,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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