
L’Inps lavora a un piano per l’emergenza
Tra il 2020 e il 2021 in Italia c’è stato un vero e proprio boom di richieste di invalidità civile. Secondo quanto riportato da Il Messaggero le persone attualmente in attesa della prima visita Inps sono 320 mila, e altre 860 mila stanno attendendo presso le Asl (nei territori in cui non è attiva alcuna convenzione con l’Istituto di previdenza).
Per tentare di azzerare l’arretrato entro l’anno, l’Inps, che gestisce direttamente circa un quarto delle procedure mediche per questa prestazione, sta lavorando a un nuovo piano che prevede la creazione di un hub centralizzato a Roma e il ricorso massiccio alla visita agli atti, ovvero a distanza e sulla base della documentazione inviata dal cittadino. «È un problema di strutture ma anche di sostenibilità finanziaria del sistema e forse bisognerà iniziare a chiedersi se non è il caso di legare maggiormente le prestazioni al reddito, per poter concentrare l’aiuto verso coloro che ne hanno più bisogno», ha spiegato Gabriella Di Michele, direttore generale dell’Istituto.
Attualmente, l’assegno agli invalidi civili prevede 287,09 euro per 13 mensilità in caso di riduzione della capacità lavorativa dal 74 al 99%, e viene erogato con un limite di reddito personale a 4.931,29 euro l’anno. La pensione di inabilità invece, è fissata al limite massimo di 16.982,49 euro l’anno. C’è poi anche l’indennità di accompagnamento che prevede 522,10 euro per 12 mensilità con inabilità al 100% e incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita: quest’ultima è riconosciuta a tutti gli aventi diritto, indipendentemente dal reddito. Coloro che risultano inabili dai 18 anni in poi hanno diritto alla maggiorazione fino a 651 euro mensili.
L’Inps ha in programma di assumere altri 189 medici dipendenti, oltre ai 300 già assunti e ai circa 1.400 che lavorano in convenzione.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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