
Il report dell’Inps analizza i guadagni diversi tra uomo e donna
Il gender gap è sempre più massiccio, anche tra i pensionati italiani. È quanto emerge dal report dell’Inps sui flussi di pensionamento, che ha dimostrato che nel primo semestre del 2021 le donne hanno percepito mediamente 498 euro in meno rispetto agli uomini. Uno scarto di circa 33 euro in più di quello registrato a fine 2020 (ne abbiamo parlato qui).
Vediamo qualche dato: l’importo medio dei trattamenti liquidati dall’Inps tra gennaio e giugno di quest’anno è stato di 1.155 euro. Gli assegni mediamente più pesanti continuano ad essere quelli dei dipendenti pubblici con 1.979 euro: le pensioni con decorrenza nel primo semestre 2021 per il Fondo lavoratori dipendenti sono state 177.414, mentre quelle per l’insieme delle gestioni degli autonomi 121.768, con 822 euro di assegno medio. Ai parasubordinati sono stati erogati 18.681 trattamenti per un importo medio di 282 euro, mentre gli assegni sociali sono stati 38.603 con un importo medio di 417 euro.
Anche Quota 100 ha influito sulle somme degli assegni, tanto che l’importo medio delle pensioni anticipate degli statali è risultato più basso di quello dei trattamenti di vecchiaia, in rapporto 2.354 a 2.397. Questo perché è stato ridotto il numero degli anni di contributi necessari rispetto alla soglia contributiva del canale tradizionale per l’uscita anticipata: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 e 10 per le donne oltre a tre mesi di finestra mobile. Le pensioni anticipate per i lavoratori sono state numerose soprattutto per le lavoratrici: in tutto 44.204 assegni nel primo trimestre 2021 per un importo di 1.609 euro in media.
Per quanto riguarda le pensioni di invalidità previdenziale, hanno raggiunto quota 19.065 per un importo medio di 791 euro. Quelle liquidate ai superstiti sono state 119.867 con una media di 773 euro. In tutto il 2020 l’Inps aveva erogato 856.004 pensioni per 1.243 euro medi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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