
La società di Leonardo Del Vecchio avrebbe impedito ai rivenditori di fissare liberamente i prezzi, esercitando un comportamento coercitivo tramite misure di controllo e ritorsione. Nel mirino anche Lvmh e Chanel
Finisce nei guai Luxottica che è stata multata per 125 milioni dall’Antitrust francese per comportamento anticoncorrenziale.
In particolare la società di Leonardo Del Vecchio è accusata di aver impedito ai rivenditori di fissare liberamente i prezzi, esercitando un comportamento coercitivo tramite misure di controllo e ritorsione. Non solo: il colosso dell’occhialeria non avrebbe consentito la vendita dei prodotti online, di fatto ostacolando la competizione. «Tra il 2005 e il 2014 Luxottica diffondeva ai distributori prezzi consigliati e li incoraggiava a mantenere un certo livello di prezzo al dettaglio per i suoi prodotti – spiega l’Autorità in una nota. – Come se non bastasse, la società ha concluso contratti di distribuzione interpretati come divieto di sconti e promozioni nella vendita al dettaglio e ha imposto ai distributori restrizioni per la pubblicità sui prezzi, monitorandoli. Per gli ottici che si sono ostinati a ignorare i messaggi, poi, Luxottica ha inflitto misure di ritorsione. I contratti di licenza, inoltre vietavano la vendita online di occhiali da sole e montature da vista. Si tratta di pratiche anticoncorrenziali gravi che hanno colpito i consumatori, in parte prigionieri e vulnerabili».
Luxottica non è l’unica vittima dell’Autorità francese. Per gli stessi motivi è finita nel mirino Lvmh, accusata di aver limitato la capacità dei rivenditori di fissare i prezzi. Non avendo impugnato le accuse, però, il gigante francese dovrà pagare “solo” 500 mila euro. Per aver impedito la vendita online, invece, Chanel è stata sanzionata con una multa di 130 mila euro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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