
La crescita rispetto al 2020 è pari all’1,5%
Covip ha annunciato che alla fine del primo semestre del 2021 le persone iscritte a forme pensionistiche complementari risultano essere 9,480 milioni. La crescita rispetto alla fine del 2020 è risultata essere pari a 138 mila unità, ovvero l’1,5% in più, e quindi il totale degli iscritti a oggi può essere stimato in 8,565 milioni.
A giugno 2021 le risorse destinate alle prestazioni sono state 205,5 miliardi di euro, circa 7,6 miliardi in più rispetto alla fine del 2020.
Nel primo semestre le forme pensionistiche di nuova istituzione hanno incassato 5,9 miliardi di euro di contributi.
I flussi contributivi oggi aumentano di circa 475 milioni di euro, pari all’8,7% in più. Un recupero deciso, che si riscontra in tutte le forme pensionistiche, con variazioni tendenziali che vanno dal 6,5% dei fondi negoziali al 10% dei pip fino al 13,2% dei fondi aperti.
«Al netto dei costi di gestione e della fiscalità, i rendimenti si sono attestati, rispettivamente, al 2,7 e al 3,9 per cento per fondi negoziali e fondi aperti; nei pip di ramo III essi sono stati pari al 6,6 per cento. Per le gestioni separate di ramo I, che contabilizzano le attività a costo storico e non a valori di mercato e i cui rendimenti dipendono in larga parte dalle cedole incassate sui titoli detenuti, il risultato è stato pari allo 0,7% – fanno sapere da Covip – da inizio 2011 a fine giugno 2021 il rendimento medio annuo composto è stato pari al 3,7% per i fondi negoziali, al 3,9 per i fondi aperti, al 3,8 per i pip di ramo III e al 2,3 per cento per le gestioni di ramo I; nello stesso periodo, la rivalutazione del Tfr è risultata pari all’1,9% annuo».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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