
Per il vicepresidente della Commissione Ue il supporto alla crisi non potrà durare per sempre
Nei bilanci del 2023 la clausola di sospensione del Patto di stabilità verrà disattivata. Ad annunciarlo è il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. «Ora la questione è come esattamente verrà gradualmente rimosso lo stimolo sebbene ci siano alcuni margini di tempo» – ha aggiunto.
«La risposta alla crisi è stata un successo. Abbiamo segni di una solida ripresa, la crescita del Pil è proseguita per il secondo trimestre, oltre le aspettative – ha commentato il vicepresidente durante la conferenza stampa al termine della riunione informale dell’Ecofin a Brdo, in Slovenia. – Il supporto applicato durante la crisi non può durare per sempre, quando sarà il tempo, dovremmo iniziare a ridurre il deficit fiscale e il debito e allo stesso tempo gli Stati devono migliorare la qualità delle loro finanze nella revisione nella spesa».
Dombrovskis ha poi aggiunto: «dobbiamo creare spazio per investire in aree che potenzialmente possono creare posti di lavoro, come la transizione verde e digitale. C’è un doppio compito: ridurre il deficit e investire. Gli investimenti da soli non bastano ma devono andare di pari passo con riforme strutturali che sono contenute nei recovery plan. Serve un ambiente di mercato che incentivi gli investimenti, libero da colli di bottiglia. Tuttavia, le tecnologie digitali non vengono senza rischi e dovremmo proteggere i consumatori mentre promuoviamo l’innovazione».
In merito alla questione si è espresso anche il ministro dell’Economia, Daniele Franco: «alcuni ministri hanno scritto rimarcando l’importanza della sostenibilità della riduzione di deficit e debito. Vi sono visioni un po’ diverse. La cosa importante è che quando le regole riprenderanno a essere riapplicate nel 2023 si sia a quel punto già pensato se e come introdurre dei cambiamenti» – ha commentato ai microfoni del Tg1, a margine dell’Ecofin.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA
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