
Secondo la bozza, il bonus potrebbe riguardare solo determinati settori della Pa e determinate figure professionali
I contratti statali verranno rinnovati e arriveranno anche dei premi in busta paga, ma solo ad alcuni lavoratori e determinate condizioni. In particolare, a farla da padrone saranno le competenze, tanto che si parla di “differenziali stipendiali”.
L’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), in rappresentanza del Governo, ha incontrato i sindacati. Il primo rinnovo in discussione è stato quello che riguarda le Funzioni centrali, ovvero i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti pubblici non economici, che già da dicembre potrebbero avere un aumento di stipendio di 104 euro lordi mensili in busta paga.
I premi in busta paga in bozza di contratto per i statali delle Funzioni centrali, tuttavia, potrebbero costituire un precedente per gli altri settori della Pubblica amministrazione.
Quando si parla di “differenziali stipendiali” si intende di premiare “il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti nello svolgimento delle funzioni“. Secondo quanto inizialmente emerso, si dovrebbe trattare di incrementi fissi mensili che sarebbero differenziati in base all’area di appartenenza e andranno nelle tasche di chi non ha ottenuto progressioni negli ultimi anni e chi non ha subito provvedimenti disciplinari negli ultimi tre anni.
Una graduatoria per i premi verrà stilata sulla base dei punteggi ottenuti dai dipendenti nelle ultime 3 valutazioni individuali annuali. Se il dipendente ottiene una progressione di carriera il differenziale stipendiale, quindi, il premio in busta paga, decade.
Le vecchie progressioni, invece, verrebbero inserite nella voce “salario di professionalità” per poi decadere in caso di passaggio di area. Per concedere i premi in busta paga, tuttavia, bisognerà prima definire gli importi sulla base di un calcolo complesso e i criteri di valutazione che portano alla graduatoria per il “differenziale stipendiale”.
Oltre ai premi in busta paga, il rinnovo del contratto statale potrebbe riguardare anche una modifica della gerarchia della professionalità. In particolare, potremmo assistere alla nascita della quarta area che riguarda le elevate professionalità e nella quale confluiranno anche le nuove assunzioni previste dal Pnrr.
In particolare, le aree con il rinnovo contratto statali saranno: operatori per i quali basta il diploma di scuola superiore e “svolgono attività di supporto strumentale ai processi produttivi e ai servizi”; assistenti sempre con diploma che “svolgono fasi del processo in base a direttive di massima e procedure predeterminate”; i funzionari, laureati, per il presidio d’importanti processi; alte professionalità che hanno una laurea magistrale, “svolgono funzioni di elevato contenuto professionale e specialistico, coordinano e/ o gestiscono processi articolati”.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/FRANCO SILVI
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