
Da lunedì entrerà in vigore il nuovo decreto del Mise per il rilancio economico del Paese
A partire da lunedì le imprese potranno presentare richiesta per gli incentivi previsti dai nuovi Contratti di sviluppo. Come previsto dal decreto del Mise, l’unica clausola per le imprese sarà l’impegno, nel caso di un incremento occupazionale delle loro attività, ad assumere prima soggetti che percepiscono interventi di sostegno al reddito, disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e lavoratori di aziende coinvolte in tavoli di crisi attivi al ministero (ne abbiamo parlato qui).
In particolare, il decreto composto da due articoli dispone che “a partire dalle ore 12.00 del giorno 20 settembre 2021, la riapertura dei termini per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul Contratto di sviluppo per i quali, con il decreto del 4 agosto 2021 citato in premesse, era stata disposta la chiusura”. E, si legge, prevede che i “beneficiari, nel caso in cui sia previsto un incremento occupazionale, si impegnano a procedere prioritariamente, nell’ambito del rispettivo fabbisogno di addetti, e previa verifica dei requisiti professionali, all’assunzione dei lavoratori che risultino percettori di interventi a sostegno del reddito, ovvero risultino disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo, ovvero dei lavoratori delle aziende del territorio di riferimento coinvolte da tavoli di crisi attivi presso il Ministero dello sviluppo economico“.
Il decreto, dunque, applica l’indirizzo del ministro Giancarlo Giorgetti, volto alla riconversione e reindustrializzazione di aree territoriali del Paese attraverso la concessione di incentivi e agevolazioni.
«Le imprese italiane potranno contare da lunedì su due strumenti importanti che il ministero dello Sviluppo economico mette a disposizione per sostenere il rilancio, l’occupazione e la crescita economica del Paese – ha commentato il viceministro al Mise Gilberto Pichetto. – Il ministero dello Sviluppo economico sostiene le imprese italiane finanziando due strumenti importanti: i nuovi contratti di sviluppo, con la clausola voluta dal ministro Giorgetti per quelle imprese che si impegneranno ad assumere in via prioritaria i lavoratori di aziende in crisi, e il fondo grandi imprese in difficoltà, per il rilancio delle grandi aziende in temporanea difficoltà, o in amministrazione straordinaria, a causa dell’emergenza Covid. Il Governo ha un progetto molto chiaro per il rilancio del paese: penso che tutta l’economia possa trarne vantaggio».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: EPA/STEPHANIE LECOCQ
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