
Gli investimenti servono a conseguire gli obiettivi di riciclo fissati dalla normativa comunitaria che prevede che al massimo il 10% dei rifiuti finisca in discarica e che il 65% venga invece riciclato
1,5 miliardi di euro. A tanto ammontano gli investimenti messi in campo dal Governo italiano per l’economia circolare. Il 30 settembre il ministero della Transizione ecologica pubblicherà i decreti con i criteri di selezione dei progetti relativi agli investimenti per le infrastrutture a supporto della raccolta differenziata e per gli impianti di riciclo. Lo scopo è centrare gli obiettivi fissati a livello comunitario: massimo il 10% dei rifiuti deve finire in discarica e il 65% deve invece essere riciclato.
Come si legge nella nota ufficiale, gli investimenti comprendono misure di potenziamento, digitalizzazione e ammodernamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata e si muovono secondo tre assi: infrastrutturazione della raccolta differenziata, impianti per il riciclo delle frazioni della differenziata e flussi critici.
«Bisogna migliorare sia la quantità che la qualità di quello che viene raccolto – ha detto il ministro Cingolani – e l’introduzione di nuove tecnologie faciliterà la raccolta per i cittadini».
Il 60% degli investimenti sugli impianti di riciclo andrà al Centro-Sud.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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