
Bce non deve reagire eccessivamente al caro energia e alla penuria nella catena di approvvigionamento ma occhio ai salari
«Grazie alla risposta eccezionale delle politiche di bilancio e monetarie stiamo assistendo ha una ripresa piuttosto rapida, invece che ad una lenta e dolorosa. Stiamo assistendo al più forte rimbalzo della crescita in Europa dal 1975 e ci attendiamo che il Pil torni ai livelli pre pandemia entro la fine di quest’anno». Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde.
Ma i Governi devono “gestire attentamente le riaperture” dell’economia, mentre si assiste a “frizioni e rincari”. «Stiamo vedendo aumenti dei prezzi dell’energia e penurie nelle catene di approvvigionamento globali. Ci attendiamo che queste frizioni siano ampiamente transitorie, ma è difficile prevedere esattamente quanto dureranno», ha avvertito.
La Bce comunque non può reagire in modo eccessivo agli episodi di scarsità dell’offerta o all’aumento dei prezzi energetici, in quanto la politica monetaria non ha il potere di condizionare in modo diretto questi fenomeni. Ma la Lagarde ha precisato: «monitoreremo attentamente gli sviluppi dei salari e le aspettative di inflazione, per accertarci che queste ultime rimangano ancorate al 2%».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/SHAWN THEW
Ti potrebbe interessare anche: