
“Il deficit deve scendere, l’avanzo primario deve tornare e bisogna ridurre il debito che libera risorse”
«Nel formulare la previsione per il restante anno e il prossimo assumiamo non vi siano nuove restrizioni alle attività economiche e ai movimenti delle persone. Ove la pandemia riprendesse, i numeri sarebbero a rischio». A dirlo è il ministro dell’economia Daniele Franco in audizione alle Commissioni Bilancio, sottolineando che nel triennio 2022-2024 ci sono margini per intervenire sugli ammortizzatori sociali e per avviare un processo di alleggerimento del carico fiscale. «Il gap tra i due saldi – continua – dovrebbe consentirci nel triennio di recuperare gli effetti della pandemia».
Franco ha ribadito che la dinamica del rapporto debito/Pil “è un punto debole perché il rapporto è molto elevato, e la pandemia ha peggiorato la situazione“, ma ha anche assicurato che “il nostro debito è pienamente sostenibile“. «Ora abbiamo un’occasione che non avevamo da anni, di debito molto ampio ma con costo medio molto basso ed è un’occasione per abbatterlo il più rapidamente possibile – ha spiegato. – Dobbiamo invertire la secolare stagnazione dell’economia, il Pnrr può essere di grande aiuto, ma tutte le politiche devono essere mirate in quella direzione. Quest’anno e l’anno prossimo avremo un recupero molto rapido. Ma il test vero non è quanto cresciamo quest’anno o il prossimo ma gli anni successivi, dobbiamo uscire dalla lunga fase di stagnazione della nostra economia».
Secondo il titolare del Mef dobbiamo tenere a mente che il deficit deve scendere, l’avanzo primario deve tornare e bisogna ridurre il debito che libera risorse. «Dobbiamo tornare gradualmente verso una politica di bilancio più prudente», ha concluso Franco.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
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