
Probabile lo stop per le villette unifamiliari, verso la riduzione nel 2024
Il Superbonus 110% è una delle misure attorno a cui il Governo sta discutendo di più nella stesura della Manovra (leggi qui).
Da quando è entrato in vigore, il Superbonus ha fatto avviare quasi 46.200 cantieri ma allo stesso tempo i costi per lo Stato sono molto alti.
È probabile perciò che venga rinnovato ma con delle modifiche sostanziali, a partire dal taglio del bonus facciate.
Secondo quanto emerge, il Governo dovrebbe ridurre l’ampiezza dell’agevolazione, che perciò non si potrà più usare per ristrutturare le villette unifamiliari ma soltanto per mettere a nuovo i condomini e le case popolari.
C’è sul tavolo anche l’ipotesi dell’introduzione di un meccanismo di “decalage”: ovvero confermare la percentuale del bonus al 110% per le ristrutturazioni nel 2023, ridurla al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
Un’altra proposta arriva dall’Ance, che chiede di imporre un tetto di reddito per accedere all’agevolazione in modo da riequilibrarne l’utilizzo. Fino a oggi infatti, secondo i dati dell’Enea, oltre l’86% degli interventi ha riguardato edifici abitati da persone con reddito medio-alto ed è stato fatto nelle regioni del Nord.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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