
Secondo il ministro della Salute l’impianto usato finora funziona ed il Green Pass non sarà modificato. L’87,7% degli italiani ha la copertura contro il virus
In Italia bisogna continuare a mantenere alta la guardia, soprattutto ora che in contagi stanno aumentando anche nel nostro Paese. Le armi da usare per combattere il Covid sono sempre le stesse: il vaccino, l’uso delle mascherine, il distanziamento e l’igiene delle mani. Ne è convinto il ministro della Salute, Roberto Speranza che, in conferenza stampa con il commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e il coordinatore del Cts Franco Locatelli, ha fatto il punto sulla situazione nel nostro Paese, con un focus sulla campagna vaccinale.
Siamo all’83,3% di vaccinati con ciclo completo, circa 45 milioni di cittadini. Coloro che hanno fatto almeno una dose sono oltre 46 milioni pari all’86% a cui possiamo sommare i 600 mila guariti: questo ci porta all’87,7% di persone che hanno una qualche copertura. «Nel quadro europeo i numeri dell’Italia si possono considerare tra i migliori ma è evidente che l’allarme dell’Oms in merito alla quarta ondata va considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere con la campagna di vaccinazione», ha detto il ministro Speranza secondo cui bisogna accelerare sulle terze dosi. «E’ il terreno sul quale concentrare le nostre energie nelle prossime settimane», ha aggiunto, mostrando la mappa dell’Ecdc per sottolineare il differente impatto della pandemia nei Paesi europei con più e meno vaccinati. Su questo punto è intervenuto anche Locatelli, facendo un paragone con la Germania. «Il ministro tedesco ha parlato di pandemia dei non vaccinati: ci troviamo in un momento in cui il rischio di sviluppare la patologia grave e fatale è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non lo è – ha detto. – Abbiamo il 9% in più dei vaccinati rispetto alla Germania, un successo della organizzazione e della sensibilità popolazione italiana».
Secondo il ministro le regole di cui disponiamo finora funzionano e non saranno cambiate: la campagna vaccinale e i comportamenti individuali restano fondamentali per sconfiggere la pandemia. Su questo ultimo punto Speranza ha insistito molto, invitando tutti ad usare la mascherina non solo al chiuso ma anche all’aperto, laddove ci sono rischi di assembramento. Ha però tranquillizzato tutti: l’Italia resta tutta bianca perché non ci sono i numeri ospedalieri per cambio di colore e se continuiamo così il Natale è salvo, ma bisogna insistere sulla campagna vaccinale e mantenere la guardia alta.
«Ieri abbiamo superato le 110 mila terze dosi effettuate. Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo, lo avremo tra dicembre e febbraio. In molte Regioni sono stati razionalizzati gli hub, ma questa è una scelta condivisa con noi: non avremo più i picchi della vecchia stagione, non arriveremo mai sopra le 350 mila somministrazioni al giorno di picco massimo», ha sottolineato Figliuolo.
In una circolare inviata alle Regioni il commissario Figliuolo ha riferito che “le autorità sanitarie hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi booster secondo il solo criterio anagrafico“, vale a dire agli over 60. Ma tra i destinatari del richiamo sono anche “il personale sanitario, i soggetti con elevata fragilità e i soggetti vaccinati con prodotto monodose“. «Pertanto, al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target, salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie», ha detto Figliuolo che ha sottolineato che per il 2022 le dosi ci saranno per tutti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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