
L’incremento è decisamente più ampio di quello del totale delle imprese residenti nel nostro Paese dove si registra un +0,8%
Nel 2019 cresce il fatturato delle multinazionali a controllo estero in Italia: l’incremento è decisamente più ampio di quello del totale delle imprese residenti nel nostro Paese (+5% contro +0,8%). Lo ha reso noto l’Istat nel report Struttura e competitività delle imprese multinazionali -2019, secondo cui competenza e specializzazione della forza lavoro sono tra i primi fattori di attrazione e persistenza in Italia.
Nel 2019 le imprese a controllo estero residenti in Italia erano 15.779 per 1,5 milioni di addetti e 624 miliardi di fatturato, la dimensione media è di 95,8 addetti.
Tra le controllate estere in Italia il 22,1% aveva in programma un incremento dei livelli di attività per il biennio 2021-2022, il 62,5% un mantenimento della dimensione economica, il 5,3% un ridimensionamento. Tra il 2020 e il 2021 il 52,5% dei principali gruppi multinazionali italiani dell’industria e dei servizi ha avviato investimenti di controllo all’estero, il 44,1% li ha progettati.
Sono gli Stati Uniti il Paese con il più elevato numero di addetti a controllo estero in Italia (quasi 305 mila); seguono Francia (oltre 289 mila addetti) e Germania (oltre 203 mila addetti). A livello settoriale la graduatoria cambia: la Francia è in testa nell’industria non manifatturiera (settore energetico ed estrattivo in particolare), con quasi 12 mila addetti, seguita a notevole distanza dal Regno Unito con quasi quattro mila addetti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ GIORGIO BENVENUTI
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