
I passeggeri transitati nella rete aeroportuale europea sono il 36,7% in meno rispetto ai liveli pre pandemia del 2019, contro un -42,9% registrato a settembre
Prova ad uscire dalla crisi il settore aereo, uno dei più colpiti dalla pandemia a causa delle restrizioni dovute al Covid. Ad ottobre migliora il traffico passeggeri: secondo quanto rileva Aci Europe, l’associazione degli aeroporti europei, i passeggeri transitati nella rete aeroportuale sono il 36,7% in meno rispetto ai liveli pre pandemia del 2019, contro un -42,9% registrato a settembre.
Questi miglioramenti sono stati tutti guidati dal traffico internazionale (prevalentemente intraeuropeo) (-42,4% a ottobre, da -50,2% a settembre). Per contro, il traffico passeggeri nazionale è leggermente diminuito nel mese (-18,1%) rispetto a quello precedente (-17,9%).
«I significativi progressi compiuti sulle vaccinazioni si sono tradotti in un miglioramento delle prestazioni per molti aeroporti nel mese di ottobre – commenta Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe. – Questa è una buona notizia e la riapertura del mercato transatlantico a novembre non ha fatto altro che aumentare lo slancio. Ma allo stesso tempo, questa non è stata una tendenza uniforme. Questo autunno ha mostrato che i modelli della nostra ripresa del traffico variano notevolmente da paese a paese e anche tra i singoli aeroporti. Soprattutto, l’emergere della variante Omicron nelle ultime settimane ha dimostrato che nulla può essere dato per scontato e che il nostro percorso di recupero rimane fragile. Il ripristino dei divieti di viaggio non è sostenuto dall’OMS. Abbiamo urgente bisogno di riconsiderare tali misure e di essere sicuri di imparare finalmente a convivere con il virus».
di: Maria Lucia PANUCCI
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