Mazziero Research stima una discesa a fine 2021
La Banca d’Italia ha diffuso la pubblicazione statistica Finanza pubblica: fabbisogno e debito, nella quale dimostra come il debito pubblico italiano sia tornato a salire ad ottobre.
L’aumento del debito delle amministrazioni pubbliche è stato di 3,8 miliardi di euro rispetto a settembre, per un complessivo di 2.710,3 miliardi contro i 1.706,4 del mese precedente.
Bankitalia ha messo in evidenza come il fabbisogno delle amministrazione pubbliche sia stato compensato in parte dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro; 6,9 miliardi il primo, circa quattro miliardi le seconde.
L’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente incrementato il debito di un miliardo.
Bankitalia ha sottolineato che l’aumento del debito riflette quello delle amministrazioni centrali: alla fine di ottobre la quota di debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 24,5%, 0,4% in più rispetto a settembre, mentre la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,6 anni.
In aumento le entrate tributarie: nel bilancio dello Stato a ottobre sono state pari a 35,5 miliardi, in aumento del 7,5% rispetto allo stesso mese del 2020. Nei primi 10 mesi del 2021 le entrate tributarie sono state pari a 359,3 miliardi, in aumento dell’11,9% (38,2 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Questo incremento è un segno dell’effetto di alcuni fattori straordinari come lo slittamento di alcune imposte di competenza del 2020.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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