Attenzione oggi alle decisioni della banca centrale russa. Da seguire l’Ifo tedesco
Aprono in calo le Borse europee. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,44%. A Francoforte il Dax cede lo 0,33%, a Parigi il Cac40 perde lo 0,22% e a Londra l’indice Ftse100 rimane inchiodato sulla parità con un +0,01%.
Segno meno in avvio di contrattazioni anche per Piazza Affari. Nell’ultima seduta della settimana l’indice Ftse Mib indietreggia dello 0,56% a quota 26.632,32 punti. Tra i singoli titoli bene Poste Italiane (+0,49%) che ha annunciato di avere approvato i termini di un nuovo accordo fino al 2024 sul Risparmio Postale con Cdp (leggi qui). Seduta da dimenticare per DiaSorin, peggior titolo del Ftse Mib con un calo di quasi l’8%, dopo la pubblicazione del nuovo piano al 2025 (ecco qui). Debole anche Bper (-2,16%) in scia alla decisione del Fondo Interbancario di tutela dei depositi (Fitd), maggiore azionista di Banca Carige, che ha comunicato di aver bocciato l’offerta arrivata dalla banca di Modena.
Gli investitori guardano con preoccupazione alla variante Omicron e alle chiusure che stanno interessando molti Paesi a causa della diffusione del virus.
Dopo il sell off di ieri a Wall Street che ha colpito i titoli tecnologici (Dow Jones -0,08%, S&P -0,87% e Nasdaq -2,47%), stamani i future viaggiano sotto la parità (Dow Jones -0,09%, S&P -0,14% e Nasdaq -0,25%) e l’Asia è tutta in rosso (Nikkei -1,79%, Shanghai -1,10% e Hong Kong -1,15%).
Nel valutario, l’euro/dollaro è tornato sopra 1,13 a 1,133 (+0,04%) dopo la Bce che nella riunione di ieri ha giudicato molto improbabile un aumento dei tassi nel 2022, il dollaro/yen scambia a 113,55 (-0,14%) e il cross tra sterlina e dollaro tratta a 1,333 (+0,06%) a seguito dell’aumento dei tassi da parte della Banca di Inghilterra. Il Bitcoin rimane sotto ai 50 mila dollari e scende dell’1,23% (47.521 dollari). Tra le commodities il petrolio è in calo. il Wti cede lo 0,94% a 71,70 dollari al barile e il Brent fa -0,76% a 74,45 dollari al barile. L’oro sale dello 0,5% tornando sopra i 1.800 dollari l’oncia a 1.807 dollari.
Anche l’ultima seduta della settimana sarà all’insegna delle banche centrali. Dopo la Bank of Japan (BoJ) che ha confermato i tassi (guarda qui), sarà la volta della banca centrale russa che comunicherà le sue decisioni in mattinata. Tra i dati da monitorare nel corso della seduta l’indice tedesco Ifo e il dato finale sull’inflazione dell’Ue.
di: Maria Lucia PANUCCI
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