
L’inflazione rimane sopra il 2% nel 2022 e scende all’1,8% nel 2023
Stime di crescita al rialzo per il Pil italiano al 6,2% nel 2021 e al 4,3% nel 2022. E’ uno dei dati che emerge dalla nuova analisi degli economisti della direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Secondo gli esperti dell’istituto l’economia potrebbe recuperare i livelli pre-Covid già entro la metà del prossimo anno, anche se l’output gap si chiuderà verosimilmente solo nel 2023.
L’inflazione dovrebbe rimanere superiore al 2% e poi dovrebbe scendere all’1,8% nel 2023. Al momento le pressioni inflazionistiche restano trainate dall’energia, anche se negli ultimi mesi si notano segnali di maggiore diffusione, specie nei settori dei servizi più colpiti dalla crisi pandemica (soprattutto nella ristorazione).
In ogni caso le pressioni molto limitate sul costo del lavoro dovrebbero mantenere bassa l’inflazione di fondo, attesa restare poco sopra l’1% in media d’anno nel 2022 (1,2%), per salire all’1,9% (in sostanza chiudendo il gap con l’indice headline) nel 2023. In ogni caso i rischi inflattivi appaiono al momento meno marcati in Italia rispetto al resto dell’Eurozona.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / DANILO SCHIAVELLA
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