
L’Unione Nazionale Consumatori sottolinea il grave effetto dei rincari sulle tasche degli italiani
In attesa del tavolo sul caro energia convocato al Mise dal ministro Giorgetti (leggi qui), l’Unione Nazionale Consumatori chiede che il Governo intervenga migliorando e rendendo strutturali le misure emanate fino ad ora.
«Da 6 mesi a questa parte il mercato energetico è impazzito, raggiungendo dei picchi storici, caratterizzati soprattutto da un vertiginoso aumento dei prezzi all’ingrosso – dice Marco Vignola, il responsabile del settore energia dell’UNC all’Adnkronos. – Di fatto, il gas è aumentato del 500%; il Pun (prezzo unico nazionale) è passato dai 30 euro Mwh di aprile 2020 ai 250 di dicembre 2021. Tutto questo, purtroppo, si è scaricato direttamente sulle bollette dei consumatori» – avverte.
«Il Governo è intervenuto per cercare di calmierare le bollette ma, nonostante abbiano speso quasi 9 miliardi, sono comunque aumentate e riguardano in modo particolare il gas di questo trimestre in cui si concentrano il 50% dei consumi – prosegue Vignola. – É necessario, per non far saltare i bilanci delle famiglie e delle imprese, migliorare questi interventi, rendendoli strutturali».
Aggiunge: «a questo proposito chiediamo in primo luogo di togliere tutti gli oneri che vengono pagati dalla bolletta, lasciando solo quella che è la componente energia e i costi di distribuzione e in secondo luogo di rivedere le strutture di varie accise, arrivate al 40% per un utente domestico. Inoltre, bisogna verificare se ci sono delle aziende che hanno generato degli extraprofitti. Come lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto, sarebbe il caso che queste aziende partecipassero, mettendo a disposizione parte di questi extraprofitti per calmierare le bollette» – conclude.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: PIXABAY
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