
L’aumento è dovuto soprattutto alla componente tributaria, che cresce dell’11,9%, mentre i contributi salgono del 5,4%
Il Mise ha diffuso dei dati relativi al 2021 sulle entrate dell’Erario e i numeri dimostrano un trend positivo: nei primi 11 mesi del 2021, lo Stato ha incassato 58,7 miliardi di euro in più rispetto al 2020, con un tasso in aumento del 9,7%. In particolare, cresce sensibilmente la componente tributaria (+11,9%), leggermente meno quella contributiva (+5,4%).
L’Agenzia delle Entrate dunque ha incassato 39,5 miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente; una cifra dovuta al crescere dei gettiti delle imposte dirette (13,7 miliardi) e indirette (25,8 miliardi) e dell’Iva (21,9 miliardi).
Dal lato dei contributi, lo Stato ha incassato 10,4 miliardi in più rispetto ai primi 11 mesi del 2020. L’aumento è stato individuato sia nel settore privato (+6,8%) sia nei dipendenti pubblici (2,1%).
A fronte di questi rialzi, l’Erario ha beneficiato anche di una diminuzione dei premi assicurativi dell’Inail di oltre il 10%, mentre sono aumentati di 1,2 miliardi i contributi degli enti previdenziali privatizzati. In questo ha contribuito, oltre alla parziale ripresa economica post-Covid, anche la sospensione dei versamenti per i singoli enti dal 2020.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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