La famiglia è accusata di aver utilizzato documenti fraudolenti per ottenere vantaggi
Donald Trump è nei guai: la sua società, la Trump Organization, è stata accusata dalla New York Attorney General, Letitia James, di aver utilizzato documenti che definisce “fraudolenti o fuorvianti”. «Abbiamo scoperto prove significative che indicano che la Trump Organization ha usato valutazioni fraudolente e fuorvianti per diverse proprietà per ottenere vantaggi, compresi prestiti, coperture assicurative e sgravi fiscali, per anni», ha annunciato il procuratore generale, che ora interrogherà il tycoon e i due figli maggiori, Ivanka e Donald Jr.
L’inchiesta si basa su circa 900 mila documenti ottenuti dalla Trump Organization e sulle deposizioni di dipendenti ed altre prove. Le indagini sono partite anni fa, ma senza la testimonianza dell’ex inquilino della Casa Bianca non si può andare avanti.
Trump e i figli avrebbero ignorato già una volta i mandati di comparizione mentre, alla fine del 2020, il figlio minore Eric ha testimoniato. Contrario l’avvocato della famiglia, che dichiara i mandati incostituzionali perché mossi da intenti politici. «Nessuno in questo Paese può scegliere se e come la legge si applica a loro», ha concluso il procuratore.
di: Micaela FERRARO
FOTO: SHUTTERSTOCK
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