Salta un affare da 58 miliardi di euro per problemi di concorrenza. Sarebbe stata la più importante operazione nel campo dei semiconduttori
Salta la vendita del produttore di chip britannico Arm alla concorrente Usa Nvidia da parte del colosso giapponese SoftBank.
I regolatori di Usa, Ue e Regno unito hanno posto dubbi sugli effetti che l’operazione avrebbe sulla competizione e innovazione nello strategico mercato dei semiconduttori e così l’affari da quasi 58 miliardi di euro è andato in fumo. «Abbiamo concordato di interrompere l’accordo l’8 febbraio 2022 a causa delle significative sfide regolatorie che impediscono la realizzazione della transazione, nonostante gli sforzi di fatti in buina fede dalle parti», ha comunicato Softbank in una nota.
L’operazione, se portata a termine, sarebbe stata la più importante nel campo dei semiconduttori ed è chiaro che lo stop alla vendita rappresenta un colpo per le strategie del gruppo nipponico. SoftBank aveva acquistato Arm nel 2016 per 27 miliardi di euro.
Sempre oggi SoftBank ha reso noti i suoi risultati relativi al terzo trimestre dell’anno fiscale 2021-22, che si conclude a fine marzo. Ha registrato un utile netto di 29 miliardi di yen (220 milioni di euro), in calo su base annua del 98%. Insomma una giornata da dimenticare per il colosso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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