Secondo una stima negli ultimi 40 anni l’Europa ha perso 500 miliardi di euro per ripagare i danni di eventi climatici sempre meno eccezionali
La crisi climatica ha un costo ambientale difficilmente quantificabile. Per farci un’idea della sua portata, però, possiamo analizzare la questione da un punto di vista economico. Ci fornisce un supporto l’Agenzia Europea dell’Ambiente – EEA che ha pubblicato un report sul costo dei disastri climatici che hanno investito l’Europa fra il 1980 e il 2020.
Nell’arco di 40 anni il Vecchio Continente ha perso 500 miliardi di euro per pagare i danni di eventi climatici sempre meno eccezionali. Un bilancio puramente contabile, al quale si deve poi aggiungere un drammatico bollettino dei decessi attribuibili a eventi metereologici violenti: la stima va dalle 85mila alle 145mila vittime.
La stima dell’EEA fa riferimento ai costi riconducibili alle assicurazioni e alle altre attività finanziarie connesse ai disastri climatici e alle spese di riparazione dei danni. Più nello specifico, l’ordine di grandezza stimato va dai 450 ai 520 miliardi di euro.
Di questo valore, il 60% è riconducibile al 3% dei disastri climatici legati a fenomeni naturali come inondazioni, alluvioni o ondate anomale di caldo. Proprio i fenomeni idrologici rappresentano il 44% delle calamità totali, seguiti da eventi metereologici di vario genere (39%).
Per ridurre questi costi quindi è necessario portare avanti parallelamente tanto la strada della neutralità climatica (lo zero emission entro il 2050) quanto quella di piani nazionali strategici e a lungo termine di adattamento, così da arginare gli inevitabili costi.
Il triste podio di questa classifica, in cui sono ricompresi i Paesi del G20, è occupato da Italia, Francia Turchia e Germania. Complessivamente, entro la fine del secolo i danni provocati dalle sole inondazioni di fiumi in questi quattro Paesi potrebbero toccare quota 40 miliardi di euro.
Una cifra che potrebbe salire a 70 miliardi in assenza di politiche efficaci per tenere sotto controllo e limitare i danni del riscaldamento globale.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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