Secondo la Coldiretti quest’anno produrre fiori costa agli agricoltori italiani il 30% in più a causa dell’impennata dei costi energetici, con i vivai costretti a produrre praticamente in perdita
Un italiano su due oggi regalerà fiori al proprio amato o alla propria amata nel giorno di San Valentino. E’ quanto emerge dall’indagine on line condotta dalla Coldiretti con la mobilitazione dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per offrire il meglio delle produzioni Made in Italy.
Piante e fiori la faranno quindi da padrone con ben il 53% degli innamorati che li sceglierà come simbolo del proprio amore, superando cioccolatini (25%), capi di abbigliamento (11%) e gioielli (11%).
Con la discesa dei contagi e lo stop alle mascherine all’aperto la festa quest’anno, sottolinea la Coldiretti, diventa il simbolo di un primo ritorno alla normalità ma anche l’occasione per far ripartire gli acquisti di piante e fiori.
Quest’anno infatti produrre fiori costa agli agricoltori italiani il 30% in più a causa dell’impennata dei costi energetici, con i vivai costretti a produrre praticamente in perdita. Nelle serre si spende dal 50% in più per il gasolio e l’elettricità al 400% in più per concimi e metano, mentre i prezzi degli imballaggi in plastica sono triplicati. E chi non riesce e far fronte agli aumenti è così costretto a spegnere le serre e cercare di riconvertire la produzione.
Un trend che pesa su un settore cardine per l’economia agricola che vale oltre 2,57 miliardi di euro, generati da 27 mila aziende, con un indotto di 200 mila occupati. La scomparsa dei fiori italiani dai mercati rischia peraltro di favorire le importazioni che nel 2021 hanno già fatto registrare un aumento del 20% in valore.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/INA FASSBENDER
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