Anche le registrazioni sono in crescita del 14,6% su base annua. Forte aumento nelle costruzioni dove si vengono superati i livelli pre-Covid
Continua a salire il numero delle aziende italiane costrette ad abbassare per sempre la saracinesca, ma crescono anche le nuove realtà. E’ quanto emerge da un report dell’Istat secondo cui nel 2021 il numero totale di fallimenti è cresciuto del 18,5% rispetto al 2020 ma rimane al di sotto dei livelli osservati negli anni precedenti l’emergenza sanitaria. Nella media del 2021 il numero di registrazioni è cresciuto invece del 14,6% rispetto all’anno precedente.
Sia su base congiunturale che su base tendenziale, nell’ultimo trimestre del 2021, i fallimenti risultano marcatamente in calo in tutti i settori. Si registra una diminuzione complessiva del 18,6% rispetto al trimestre precedente e del 21,3% rispetto al quarto trimestre del 2020.
Nel quarto trimestre 2021 il numero totale di registrazioni di nuove imprese segna +4,1% dopo la lieve flessione del trimestre precedente (-0,9%). Si segnala un forte aumento nel settore delle costruzioni, dove il dato ha superato i livelli pre-Covid con +20,2%, e nei trasporti (+9,4%), mentre si registra il secondo calo consecutivo nel commercio, con una diminuzione del 5,2%. Risultano in diminuzione anche negli esercizi ricettivi e di ristorazione (-1,5%) e si riducono del 4,4% nella manifattura, dopo due trimestri in decisa risalita.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / FABIO CAMPANA
Ti potrebbe interessare anche: