Si registra un aumento congiunturale più marcato per le importazioni che salgono a +10,1%. Accelera l’export su base annua
A gennaio l’export verso i Paesi extra Ue registra un nuovo aumento dopo la battuta d’arresto di dicembre. In particolare secondo l’Istat si registra un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio però per le importazioni (+10,1%) rispetto alle esportazioni (+5,3%).
L’incremento su base mensile dell’export è dovuto all’aumento delle vendite di beni strumentali (+12,1%), beni di consumo durevoli (+7,3%) e beni intermedi (+4,9%) mentre diminuiscono le esportazioni di energia (-4,7%) e beni di consumo non durevoli (-1%). Dal lato dell’import la crescita congiunturale è determinata principalmente dall’energia (+31,8%). Diminuiscono gli acquisti di beni di consumo durevoli (-5,3%).
Nel trimestre novembre 2021-gennaio 2022, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export cresce del 4,2%; l’aumento, generalizzato, è particolarmente sostenuto per energia (+26,9%). Nello stesso periodo, l’import segna un rialzo congiunturale dell’11,0%, cui contribuiscono soprattutto gli aumenti particolarmente accentuati degli acquisti di energia (+30,2%) e quelli di beni di consumo non durevoli (+9,3%).
Su base annua la crescita dell’export torna ad accelerare (+19%, da +12,7% di dicembre) ed è spiegata per circa due terzi dall’aumento delle esportazioni di beni strumentali e beni di consumo non durevoli. La dinamica tendenziale molto sostenuta dell’import è ancora in larga misura dovuta agli acquisti di prodotti energetici.
La stima del saldo commerciale a gennaio è pari a -4.174 milioni (era +1.775 a gennaio 2021).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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