
A scatenare i rialzo è l’uscita di Exxon dalla Russia
Nuova fiammata dei prezzi del petrolio, alimentata dalla paura di un taglio delle forniture di commodities da parte della Russia, gigante mondiale delle materie prime. Il Brent balza oltre i 111 dollari al barile, per poi assestarsi intorno ai 109,50 dollari, segnando +4,50%.
Forte rialzo anche del Wti che guadagna quasi cinque punti percentuali a 108,40 dollari al barile toccando un nuovo massimo da settembre 2013.
A scatenare i rialzi è stato nello specifico l’annuncio di Exxon Mobil di voler chiudere tutte le sue operazioni in Russia, sulla scia di quanto già deciso da BP e Shell. E a quanto pare non è servito a molto l’annuncio, ieri, dell’immissione sul mercato di 60 milioni di barili di riserve strategiche da parte dell’Aie, una mossa decisa proprio per frenare appunto la corsa del barile (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
Ti potrebbe interessare anche: