
Sono state immatricolate solo 110.869 auto nuove, -37,9% su febbraio 2019. Promotor lancia l’allarme: “servono subito incentivi”
E’ ancora in perdita il mercato delle auto in Italia. I dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili evidenziano a febbraio solo 110.869 immatricolazioni di auto nuove, ossia il 22,6% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno e -37,9% su febbraio 2019.
Nel primo bimestre 2022 i volumi totali si attestano a 218.716 unità, in calo del 21,1% rispetto al periodo gennaio-febbraio 2021 (-36,4% sull’analogo periodo 2019).
I trasferimenti di proprietà sono stati 406.956, con un aumento del 34% rispetto ai 303.046 passaggi registrati a febbraio 2021. Il volume globale delle vendite è stato pari a 517.825 unità ed ha interessato per il 21,41% vetture nuove e per il 78,59% vetture usate.
Stellantis ha immatricolato 41.859 auto, il 29,2% in meno dello stesso mese del 2021. La quota è pari al 37,8% a fronte del 41,3%. Nei due mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 80.465, in calo del 28% sullo stesso periodo dell’anno scorso con una quota di mercato del 36,8% (era 40,3%).
Il Centro Studi Promotor lancia l’allarme. «L’unico contributo positivo che in questo momento si può avere è l’adozione immediata del provvedimento per gli incentivi al settore – sottolinea il presidente, Gian Primo Quagliano. – Lo stanziamento di un miliardo all’anno annunciato per il 2022 rischia di essere insufficiente se questa cifra, come sembra, deve coprire, non solo sostegni alla domanda di auto, ma anche interventi per compensare l’impatto negativo della transizione ecologica sulla produzione di componenti e sull’occupazione. E a ciò si aggiunge che, secondo indiscrezioni che filtrano da ambienti governativi, la struttura degli incentivi dovrebbe essere basata su contributi unitari modesti dati ad un numero elevato di acquirenti. Il pericolo di una soluzione di questo tipo è che gli incentivi siano poco interessanti e vadano quindi solo a persone che hanno già maturato la decisione di acquistare una nuova auto e non determinino quindi una domanda aggiuntiva».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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