Cresce il tasso di occupazione di 2,4 punti percentuali. Ad inizio 2022 il numero di occupati è sostanzialmente stabile, i disoccupati diminuiscono e aumentano gli inattivi
A gennaio, rispetto al mese precedente, il numero di occupati è sostanzialmente stabile, i disoccupati diminuiscono e aumentano gli inattivi. Questo in sintesi quanto emerge da un report dell’Istat secondo cui la stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita del numero di occupati tra gli uomini, i dipendenti permanenti, gli under25 e gli ultracinquantenni e del calo tra le donne, i dipendenti a termine e gli appartenenti alle classi d’età intermedie. Il tasso di occupazione è stabile al 59,2%.
Da gennaio 2021 il numero di occupati è cresciuto di circa 730 mila unità e il tasso di occupazione di 2,4 punti percentuali. Rispetto ad un anno fa il numero di occupati è superiore di 729 mila unità. Tale aumento si osserva per uomini e donne, per qualsiasi classe d’età e posizione professionale.
Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020) il tasso di occupazione è superiore di 0,2 punti, quello di disoccupazione è sceso dal 9,6% all’8,8% e il tasso di inattività, al 35,0%, è ancora superiore di 0,4 punti.
La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -51 mila unità rispetto a dicembre) si osserva tra gli uomini e per tutte le classi d’età, con l’unica eccezione dei 35-49enni. La crescita del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,6%, pari a +74mila unità) è frutto dell’aumento osservato tra le donne e tra chi ha meno di 50 anni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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