
Assoutenti lancia l’allarme su possibili rincari compresi tra il 15 e il 30% per beni come pasta e pane
Sono schizzate alle stelle le quotazioni del grano che dall’inizio del conflitto Kiev-Mosca hanno subito un aumento che sfiora il +40%. Andamento al rialzo anche per altre materie prime come mais e soia.
Ed Assoutenti lancia oggi l’allarme perché questi rialzi si tradurranno in maggiori costi per una una moltitudine di prodotti venduti in Italia. «All’incremento delle quotazioni delle materie prime in atto si aggiungono i maggiori costi energetici in capo alle attività produttive causati dal caro-bollette e i costi di trasporto enormemente aumentati per effetto dell’escalation di benzina e gasolio – spiega il presidente Furio Truzzi. – Tutti fattori che, sommati, influiranno nelle prossime settimane sui prezzi al dettaglio di numerosi prodotti venduti in Italia, dalla pasta al pane, passando per crackers, biscotti, dolciumi».
In particolare secondo Truzzi i rialzi delle materie prime potrebbero portare a rincari dei prezzi al dettaglio compresi tra il 15 e il 30% per beni come pasta e pane. «Il Governo farebbe bene a dare ascolto ai dati ufficiali Istat e Ismea che certificano gli aumenti e agli allarmi di consumatori e produttori circa gli imminenti incrementi dei listini al pubblico», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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