
Necessarie per tre assunzioni su cinque
Secondo un’indagine condotta dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, e realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio Tagliacarne, tra le competenze che le aziende richiedono di più al momento dell’assunzione primeggiano quelle digitali.
Il 71% delle imprese del campione ha dichiarato di aver investito in almeno uno dei tre ambiti della trasformazione digitale più in voga: tecnologie digitali, modello organizzativo aziendale e sviluppo di nuovi modelli di business. Una percentuale in crescita rispetto al quinquennio 2016-2020, quando il valore medio si attestava al 68%.
Nello specifico la digital transformation ha riguardato la dotazione infrastrutturale, la strumentazione per il boom del lavoro agile, del digital marketing e dell’analisi comportamentale dei consumatori.
Sono meno della metà le imprese che hanno sia fatto investimenti in questo campo sia investito in risorse umane. Quelle che l’hanno fatto si sono concentrate su figure con abilità specifiche, vale a dire: per il 60,5% con competenze digitali di base; per il 50,5% con competenze sull’utilizzo di linguaggi matematici e informatici e per il 36,4% con capacità di gestione di soluzioni innovative.
Più l’assunzione era di alto profilo più si richiedevano competenze e specializzazioni. Cosa non sempre facile: l’indagine ha messo in rilievo la difficoltà nel 2021 di trovare figure professionali adeguate, e che questa problematica riguarda soprattutto aziende medie e grandi. Le posizioni che sono più difficili da occupare sono quelle caratterizzate dall'”e-skill mix”: gli addetti ai servizi statistici, i responsabili di magazzino e della distribuzione interna, e gli ingegneri elettrotecnici.
di: Micaela FERRARO
FOTO: PIXABAY
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