I numeri dell’American Petroleum Institute hanno messo in evidenza che, nella settimana terminata lo scorso 18 marzo, le scorte di petrolio degli Stati Uniti, maggiore consumatore di oil al mondo, sono scese di 4,3 milioni di barili. Gli analisti avevano previsto invece una crescita
In rialzo i prezzi del petrolio dopo la diffusione dei dati sulle scorte Usa da parte dell’American Petroleum Institute. Il Brent è salito fino a $117,25, mentre il WTI è avanzato a $110,78, in rialzo di oltre l’1%, ma in un contesto di alta volatilità, entrambi i futures riducono i guadagni, con il WTI in rialzo di appena lo 0,10% oltre quota $109 e il Brent +0,26% verso quota $116.
In particolare i numeri hanno messo in evidenza che, nella settimana terminata lo scorso 18 marzo, le scorte di petrolio degli Stati Uniti, maggiore consumatore di oil al mondo, sono scese di 4,3 milioni di barili. Gli analisti avevano previsto invece una crescita.
Ma oltre a questo si guarda sempre agli sviluppi dal fronte geopolitico: una fonte ha riportato che è improbabile che l’Unione europea decida per l’embargo di petrolio e gas russi e sono attese per domani nuove sanzioni Usa contro la Russia, che dovrebbero essere annunciate dal presidente americano Joe Biden nell’incontro con i leader Ue a Bruxelles.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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